Prurito post-terapia antitumorale: indumenti e accessori consigliati

La presa in carico dei tumori maligni si fonda su diverse terapie, come chemioterapia, radioterapia, terapie a bersaglio molecolare o immunoterapia, che provocano effetti indesiderati, tra cui il prurito. Migliorare la quotidianità dei pazienti oncologici è possibile, anche consigliando i gesti giusti da adottare e gli indumenti e accessori più adatti.

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Contenuti

Gli indumenti

Il prurito legato alle terapie antitumorali rischia di aggravarsi indossando indumenti inadeguati. Per calmare il prurito, si raccomanda quindi di:

  • Indossare indumenti in materiali morbidi e naturali come cotone, lino e seta. Evitare la lana a contatto con la pelle per scongiurare irritazioni e prurito, e ovviamente, limitare l’uso di materiali sintetici, fonte di prurito;
  • Scegliere abiti morbidi e confortevoli. Gli indumenti troppo stretti o attillati provocano sfregamenti e sudore, acuendo il prurito;
  • Tagliare via le etichette dagli abiti;
  • Lavare gli indumenti nuovi prima di indossarli;
  • Per lavare la biancheria, utilizzare piccole quantità di detersivo liquido, ipoallergenico e senza profumo.

Gli accessori

Oltre agli indumenti, l’utilizzo di morbidi accessori può aiutare il paziente oncologico ad arginare il prurito, in particolare se interessa il cuoio capelluto:

  • La scelta di un copricapo è essenziale: un foulard o una cuffia in seta rispettano il cuoio capelluto fragilizzato dalle terapie;
  • La biancheria da letto è un altro elemento importante, che non viene necessariamente in mente. Durante la notte si verificano inevitabilmente sfregamenti che tendono ad accentuare il prurito, e poiché il cuoio capelluto è costantemente a contatto con la federa, bisognerà sceglierla con cura, onde evitare ulteriori irritazioni e prurito. Ancora una volta, preferire la seta o altri materiali molto morbidi, come il raso di cotone.
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