Caduta dei capelli e ciclo di vita del capello sono intimamente legati: leggi e scopri di più su telogen effluvium, effluvium anagen e alopecia androgenetica.
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Lo sviluppo del capello è di natura ciclica: si parla di ciclo del capello. Quest’ultimo è caratterizzato da una successione di tre fasi ben definite durante le quali, il capello cresce, persiste, regredisce e poi cade.
Nel corso della vita, il follicolo pilifero attraversa in media dai 25 ai 30 cicli. E per fortuna, il numero di capelli che crescono è sempre molto più alto del numero di capelli che cadono: perdere da 25 a 60 capelli al giorno è considerato normale da tutti i professionisti della salute.
La caduta dei capelli può essere molto diversa da un individuo all’altro. Esistono tre grandi famiglie di cadute: la caduta dei capelli occasionale (telogen effluvium acuto ed effluvium anagen), la caduta dei capelli cronica (telogen effluvium cronica, alopecia androgenetica) e l’alopecia senile.
Il telogen effluvium acuto rappresenta la forma più frequente di caduta dei capelli nelle donne. È caratterizzato dal verificarsi di un aumento della caduta dei capelli dai 3 ai 4 mesi dopo un fattore scatenante. Per questo motivo è anche conosciuta come caduta reazionale. La caduta dei capelli stagionale è, ad esempio, una forma di telogen effluvium acuto.
Il ciclo pilifero è alterato, con conseguente perdita di capelli precipitosa, diffusa e simultanea. La quantità dei capelli nella fase anagen passa al 70%, (vs l'85% fisiologicamente) mentre quella nella fase telogen aumenta del 30% (vs meno del 10% fisiologicamente). La caduta dei capelli può raggiungere i 300 capelli al giorno rispetto ai 25-60 che si vedono di solito su un cuoio capelluto normale.
Stress, dieta ipocalorica, post parto, post-operazione, cambio di stagione: in questi casi, il telogen effluvium è considerato come acuto. Una volta identificata e rimossa l'origine della caduta, il periodo di ricrescita è di circa 6 mesi.
Si manifesta abbastanza rapidamente, nel giro di poche settimane od addirittura di pochi giorni. La conseguenza è una caduta improvvisa con alopecia diffusa spesso grave che può colpire fino all'80% dei capelli, sia negli uomini sia nelle donne.
Questa forma di caduta si osserva principalmente in seguito alla somministrazione di trattamenti antitumorali come la chemioterapia o l'esposizione della testa e/o del collo durante le sedute di radioterapia.
Dietro alla definizione di alopecia androgenetica si nasconde una caduta dei capelli cronica (superiore a 6 mesi) che riguarda principalmente gli uomini. Questi episodi di caduta dei capelli portano a una diminuzione della densità dei capelli.
Il meccanismo di comparsa dell'alopecia androgenetica è ormonale e coinvolge i recettori androgeni nella papilla dermica. Questi recettori ipersensibili del testosterone sono stimolati dal diidrotestosterone (il principio attivo del testosterone), con conseguente miniaturizzazione del follicolo pilifero. Ciò contribuisce a modificare il ciclo naturale dei capelli accelerandone la velocità di crescita. Questa azione affatica il cuoio capelluto: i capelli diventano fini finché non smettono del tutto di crescere.
La calvizie è uno stato avanzato di caduta androgenetica ed è anche la forma di caduta dei capelli negli uomini più frequente. Spesso ereditaria, può avvenire molto presto, a volte già a 20 anni. In questo caso, si osserva generalmente un’ alopecia localizzata su alcune zone, in particolare sulla fronte e nei lobi temporali. ?
