Cos’è la forfora

La forfora interessa all’incirca una persona su due(1). Pur trattandosi di un’affezione benigna e priva di gravità, è certamente antiestetica. Può essere erroneamente associata a scarsa igiene personale e rivelarsi così un ostacolo nelle relazioni interpersonali. La “gestione” della forfora si basa essenzialmente sull’utilizzo di uno shampoo trattante che favorisca la sua scomparsa…ma sfortunatamente non esiste ancora nessun trattamento in grado di eliminarla definitivamente, ecco perché può recidivare in qualsiasi momento a causa di diversi fattori.

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Contenuti

Un agglomerato di cellule

Ma cos’è la forfora? La forfora si manifesta sotto forma di piccole scaglie di cuoio capelluto, chiamate anche squame. La superficie del cuoio capelluto si compone di cellule dette epidermiche; le squame sono un agglomerato di cellule che si sono distaccate dal cuoio capelluto per finire tra i capelli o sui vestiti.

La forfora ha un’origine multifattoriale. In particolare, sono stati individuati tre fattori: una particolare sensibilità del cuoio capelluto, uno squilibrio nella secrezione di sebo e la proliferazione di determinati microrganismi, come i lieviti del genere Malassezia. Al di là di queste cause, vi sono molti altri fattori esterni che possono influenzare la comparsa della forfora: l’utilizzo di prodotti non adatti, uno stile di vita sregolato, lo stress…

La forfora può comparire su tutte le aree del corpo ricche di peli; principalmente, quindi si manifesta nei capelli, ma può anche interessare sopracciglia e barba. Quando invece interessa il corpo e la cute, si parla piuttosto di squame.

Un’accelerazione del rinnovamento cellulare

L’origine esatta della forfora rimane oggetto di dibattito. Il processo alla base del suo sviluppo è però noto: si tratta di un’accelerazione del rinnovamento delle cellule epidermiche del cuoio capelluto.

Un cuoio capelluto in buona salute produce cellule morte tutti i giorni, nella misura di circa 4 Kg all’anno, senza che ce ne rendiamo conto. Il ciclo cellulare durante il quale le cellule maturano e si distaccano prima di essere eliminate dalla superficie quando sono morte, dura dai 21 ai 28 giorni. Nel caso della forfora, il rinnovamento cellulare è accelerato: invece di durare da 21 e 28 giorni, dura da 5 a 14 giorni(1). Ecco perché le cellule non hanno più il tempo di essere eliminate progressivamente dalla superficie cutanea; di conseguenza, gli ammassi di cellule morte diventano visibili e si agglomerano tra di loro, dando luogo al fenomeno che prende il nome di forfora.

(1) Byung In Ro and Thomas L. Dawsonw, The Role of Sebaceous Gland Activity and Scalp Microfloral Metabolism in the Etiology of Seborrheic Dermatitis and Dandruff. Department of Dermatology, College of Medicine, Chung Ang University, Seoul, Korea.

I diversi tipi di forfora

Si distinguono due tipi di forfora, in funzione delle origini e dell’aspetto: la forfora grassa e la forfora secca. La forfora grassa è dovuta a un’eccessiva produzione sebacea a livello del cuoio capelluto, la quale provoca la proliferazione di lieviti del genere Malassezia, che si nutrono di sebo. L’accelerazione del rinnovamento cellulare provoca un’infiammazione locale che, a sua volta, può causare prurito. La forfora grassa ha maggiori dimensioni, tende a formare agglomerati, aderire ai capelli e prudere; compare principalmente alla radice dei capelli sotto forma di placche. La forfora secca è invece causata da un cuoio capelluto secco; è difatti lo stato di secchezza a provocare desquamazione e la formazione di forfora. La forfora secca è la forma più comune; si manifesta con scagliette secche, bianche e volatili, che tendono a ricadere sui vestiti e sulle spalle. Prende anche il nome di Pityriasis simplex o forfora semplice. La notevole secchezza del cuoio capelluto può dar luogo a un leggero prurito.

Esiste inoltre una forma più severa di forfora, chiamata dermatite seborroica del cuoio capelluto. Si tratta, in sostanza, di una forfora grassa con sintomi più intensi, vale a dire, una grande quantità di forfora, cuoio capelluto infiammato e forte prurito, potenziale fonte di disagio nella vita quotidiana. Quest’affezione richiede un consulto medico affinché si possa avviare la terapia corretta.

I trattamenti adatti alla forfora dipendono dunque dal tipo di forfora. Chiedi consiglio al tuo farmacista di fiducia o al tuo medico: troverete insieme il trattamento più adatto al tuo caso.

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