Prurito ai seni

A tutte le donne, giovani e meno giovani, può accadere di essere afflitte da prurito al seno… e a volte non osano parlarne, perché il prurito al seno non è di certo molto glam! Il timore è che il prurito al seno venga percepito come una mancanza di igiene e cura, o che sia indice di una malattia grave come un tumore. In ogni caso, le soluzioni per il prurito al seno esistono: l’importante è individuarne la causa.

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Contenuti

Seno che prude, capezzolo che prude: quali sono le possibili cause?

Avere il prurito su tutto il corpo è molto sgradevole; il prurito può insorgere in qualunque parte del corpo, e il seno non fa eccezione!

In alcuni casi, il prurito al seno è causato semplicemente dagli ormoni femminili; i seni sono difatti organi sensibili alle oscillazioni ormonali. Il prurito al seno è più frequente:

  • Durante la gravidanza: il prurito al seno può essere il primo sintomo a indicare alla futura mamma di essere incinta. Sfortunatamente, il prurito al seno non compare solo all’inizio della gravidanza, ma può perdurare per i nove mesi di gestazione. Gli ormoni sono senz’altro coinvolti, ma lo stesso vale per le trasformazioni fisiche che i seni attraversano durante la gravidanza. Nella maggior parte dei casi, i seni si ingrossano e i capezzoli subiscono alterazioni; e dopo il parto, anche l’allattamento può essere una causa importante di prurito al seno. Una posizione sbagliata del neonato durante le poppate può provocare microlesioni all’estremità del seno e prurito al capezzolo;
  • Prima del ciclo: il prurito al seno è un sintomo comunemente associato alla sindrome premestruale, definita come l’insieme dei segni fisici e psicologici che precedono il ciclo;
  • In caso di oscillazioni ormonali di varia origine: premenopausa, menopausa, pillola contraccettiva...

Diverse cause di ordine dermatologico possono inoltre essere all'origine del prurito al seno; in questo caso, si potranno manifestare sul seno lesioni come placche rosse o foruncoletti:

  • Una malattia infiammatoria cronica della pelle, come l’eczema, può interessare il seno e provocare prurito;
  • Un’infezione cutanea, per esempio una micosi tra le pieghe cutanee, che si sviluppa sotto i seni;
  • Un’allergia cutanea a crema o profumo utilizzati sul décolleté, ai ferretti del reggiseno...;
  • Un’irritazione provocata da abiti troppo stretti o una sudorazione eccessiva...

Infine, il prurito al seno può essere sintomo di una malattia più grave, una rara forma di cancro al seno chiamato malattia di Paget del capezzolo. In un primo tempo, chi ne soffre avverte prurito al capezzolo. La lesione del capezzolo è simile a quelle causate da eczema o psoriasi, ma non regredisce con un corticosteroide topico, e finisce persino col modificare il capezzolo, facendo suonare un campanello d’allarme. Esami complementari consentiranno di pervenire a una diagnosi di tumore al seno e avviare al più presto una terapia.

In sintesi, le cause del prurito al seno possono essere molteplici, spesso e volentieri prive di gravità. In caso di persistenza di una lesione al capezzolo seguita da deformazione del medesimo, rivolgersi al medico senza indugio.

Come calmare il prurito al seno?

Innanzi tutto, lavare il seno delicatamente e senza strofinare, solo con le mani: utilizzare un sapone surgras, un syndet o un olio detergente lenitivo, sciacquarsi accuratamente e asciugarsi tamponando la pelle delicatamente con una salvietta morbida di cotone.

Indossare biancheria intima comoda di cotone e, se necessario, rimuovere i ferretti del reggiseno.

Tutti i giorni, dopo la doccia, applicare sul seno una crema idratante lenitiva senza profumo né sostanze nocive.

In caso di prurito al capezzolo, applicare una piccola compressa di garza o un quadrotto di cotone prima di infilare il reggiseno, per limitare gli sfregamenti.

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