Cause del prurito: perché ci si gratta?

Cosa provoca il prurito?

Il prurito è una sensazione molto comune, ma con meccanismi di comparsa estremamente complessi e ancora largamente sconosciuti. I meccanismi in gioco dipendono dalle cause del prurito e coinvolgono, allo stesso tempo, fibre nervose cutanee e una serie di mediatori chimici, come le citochine o i neurotrasmettitori.

Indipendentemente dalle cause del prurito, il risultato è sempre e comunque l’atto di grattarsi, che a sua volta acuisce il prurito e il desiderio di grattarsi: è un vero e proprio circolo vizioso prurito-grattamento-prurito, spesso difficile da spezzare.

Perché ho prurito su tutto il corpo?

Le cause del prurito sono molteplici e spesso di origine non dermatologica. In altri termini, non sono necessariamente visibili, cosa che complica tanto la diagnosi quanto la presa in carico.

Perché ci si gratta? Una rapida panoramica:

• Il prurito dermatologico: in questo caso, la causa del prurito è da ricercare in un’affezione della pelle: all’origine del prurito vi sono lesioni cutanee visibili. Rientrano a pieno titolo in questa categoria le grandi dermatosi infiammatorie croniche come l’eczema , disturbi meno noti come il pemfigoide bolloso dell’anziano, ma anche dermatosi infettive pruriginose come la scabbia. Le cause del prurito possono essere riconducibili anche a problemi cutanei più specifici, come le scottature solari;
• Il prurito sine materia: questo termine designa varie cause del prurito, molto diverse fra loro, ma accomunate da un’origine non dermatologica e dall’assenza di lesioni cutanee. Possono invece comparire lesioni dovute al grattamento. Il prurito sine materia può essere suddiviso in diverse categorie, a seconda delle cause del prurito: sistemico, neurologico e psicogeno;
• Il prurito senile designa il prurito che interessa in modo specifico l’anziano. Se le cause specifiche di questo prurito non sono molto chiare, non vi sono dubbi che si ripercuota in modo significativo sulla qualità della vita di chi ne soffre;
• Il prurito gravidico: il prurito in gravidanza è molto comune e generalmente benigno; è attribuibile ad alterazioni della pelle, che diventa più secca, sensibile e tende “tirare” in determinati punti. Attenzione però alla colestasi gravidica, una malattia del fegato che provoca prurito alla fine della gravidanza e che necessita di un’attenzione medica specifica, poiché può avere conseguenze deleterie sul nascituro;
• Il prurito acquagenico: in questo caso, la causa del prurito è, semplicemente, l’acqua. Chi ne soffre avverte prurito ma anche pizzicori, bruciore o persino dolore qualche minuto dopo essere entrato in contatto con l’acqua sotto qualsiasi forma: doccia, bagno, sport acquatico, pioggia, sudore...
• Il prurito farmacologico: nonostante i farmaci figurino tra le principali cause del prurito, tale eventualità non è sempre presa in considerazione, tanto dai pazienti quanto dai professionisti della salute. Alcune molecole sono più a rischio di altre, e alcune sono di comune utilizzo, come gli antibiotici o gli antalgici. Attenzione però, sarà il medico a decidere di interrompere un farmaco, eventualmente; in generale, si sconsiglia di interrompere o modificare un trattamento su propria iniziativa;
• La lucite estiva è una forma particolare di prurito dermatologico che compare a seguito dell’esposizione solare. La lucite estiva benigna si manifesta essenzialmente su décolleté e avambracci nelle giovani donne, mentre la lucite polimorfa può interessare uomini e donne a qualunque età, in questo caso sul viso.

Conclusioni
Le cause del prurito sono molteplici e talvolta difficili da identificare: un consulto medico serve a chiarire il quadro della situazione e ad assicurare una presa in carico adeguata.