Il prurito gravidico o prurito della gravidanza

La gravidanza è un periodo del tutto particolare nella vita di una donna, fatto di momenti di grande felicità, ma anche accompagnato da qualche disagio. La futura mamma soffre spesso di prurito, definito come quella sgradevole sensazione che provoca il bisogno di grattarsi. Le origini del prurito in gravidanza possono essere molto variabili; è quindi fondamentale rivolgersi al medico curante, poiché alcune forme di prurito in gravidanza possono essere indice di una patologia potenzialmente dannosa per il nascituro; è questo il caso in particolare della colestasi gravidica.

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Contenuti

Che cos’è il prurito della gravidanza?

Il prurito in gravidanza prende anche il nome di prurito gestazionale, prurito gravidico e prurito della donna incinta. Semplicemente, si tratta di un prurito che si manifesta nel corso della gravidanza.

Il prurito in gravidanza può insorgere nella primissima fase della gravidanza o più tardi, in genere durante il terzo trimestre, in caso di eruzione polimorfa della gravidanza o di colestasi gravidica. Il prurito in gravidanza genera disagio nella vita di tutti i giorni, e può anche provocare insonnia.

Le localizzazioni del prurito in gravidanza sono variabili. La donna incinta ha spesso prurito alla pancia, ma non solo, poiché il prurito in gravidanza può interessare tutto il corpo.

Le cause del prurito sono molteplici:

  • Innanzi tutto, abbiamo il prurito “classico” di origine dermatologica, associato a eczema, psoriasi, punture di insetti, scabbia...;
  • Bisogna poi sottolineare che le alterazioni cutanee associate alla gravidanza rendono la pelle più secca e sensibile, da cui la comparsa del prurito in gravidanza, talvolta sin dai primi mesi. Inoltre il prurito alla pancia durante la gravidanza è molto comune, perché la pelle subisce alterazioni e tende a “tirare”, soprattutto in questa zona. In caso di prurito alla pancia durante la gravidanza, si consiglia di applicare una crema idratante e calmante tutti i giorni;
  • L’eruzione polimorfa della gravidanza è una malattia della pelle che insorge unicamente durante la gravidanza, più precisamente alla fine della prima gravidanza. Si manifesta con placche rosse molto pruriginose che compaiono inizialmente sull’addome, curate con creme al cortisone o antistaminici orali. L’eruzione polimorfa della gravidanza è del tutto benigna, tanto per la donna incinta quanto per il nascituro, e non ha carattere contagioso;
  • Infine, in alcuni casi, il prurito in gravidanza può non essere di origine cutanea ma epatica, renale, tiroidea o ematologica. È questo il caso della colestasi gravidica, accompagnata da prurito alla fine della gravidanza.

Come si manifesta la colestasi gravidica?

La colestasi gravidica è la più comune delle malattie epatiche della gravidanza.

Alla fine della gravidanza, la colestasi gravidica associa prurito intenso ad alterazioni biologiche come un aumento degli acidi biliari e degli enzimi epatici chiamati transaminasi. Fortunatamente, questi segni clinici e biologici della colestasi gravidica sono reversibili, una volta partorito. Il prurito, dal canto suo, interessa inizialmente mani e piedi, ma può diffondersi al resto del corpo.

La colestasi gravidica non produce conseguenze deleterie sulla madre, a parte il prurito in gravidanza, che può anche giungere a disturbare il sonno. La colestasi gravidica può avere invece conseguenze deleterie sul feto, e sta qui tutta la sua gravità: la colestasi gravidica aumenta difatti il rischio di morte fetale in utero, ma anche di nascita prematura e insufficienza respiratoria alla nascita. E’ quindi fondamentale rivolgersi al medico in caso di prurito in gravidanza.

Come calmare una colestasi gravidica?

In caso di colestasi gravidica, la donna incinta viene seguita molto da vicino: il medico prescriverà una terapia orale per attenuare il prurito in gravidanza e migliorare i parametri biologici.

Allo stesso tempo, alcuni semplici accorgimenti di igiene e cura consentiranno di calmare il prurito in gravidanza nel quotidiano:

  • Lavarsi con un sapone surgras, un syndet o un olio lavante senza profumo né sostanze irritanti;
  • Stendere quotidianamente una crema antiprurito e rinnovare l’applicazione al bisogno, in particolare durante la notte;
  • Indossare indumenti comodi in materiali naturali e traspiranti, come lino e cotone.
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