Quando la giovinezza incontra l’acne, si parla di acne giovanile, un’affezione cutanea di cui adolescenti e preadolescenti farebbero volentieri a meno.
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L’acne giovanile è la una tra le forme di acne più diffusa. Viene definita anche acne dell’adolescente, poiché interessa adolescenti e preadolescenti, dai 12 fino ai 20 anni di età circa. Attenzione però, questo non significa che l’acne giovanile duri 8 anni!! Alcuni soggetti sviluppano l’acne in giovanissima età, altri più tardi, a seconda di quando inizia la pubertà.
Questa forma di acne è spesso definita polimorfa o mista, essendo caratterizzata dalla presenza contemporanea di diversi tipi di brufoli: punti neri, punti bianchi, brufoli rossi… la pelle tende a essere grassa, i pori sono dilatati.
L’acne giovanile è legata alla pubertà e alla produzione di ormoni sessuali, tra cui gli androgeni, ormoni maschili presenti anche nelle ragazze e che stimolano le ghiandole sebacee a produrre sebo.
L’acne giovanile interessa circa l’80% degli adolescenti e preadolescenti. Avere dei brufoli durante l’adolescenza è qualcosa di molto frequente, quasi un passaggio obbligato…. ma i brufoli non devono impedire di vivere a fondo ed essere felici!
Anche le adolescenti possono avere l’acne, come gli adolescenti di sesso maschile, anche se i ragazzi ne sono interessati più tardi (verso i 14 anni) e talvolta più gravemente.
L’acne giovanile affligge adolescenti di ogni genere: con e senza storia familiare di acne, che abbiano avuto o meno l’acne da neonati, e con la pelle più o meno chiara o scura.
Il trattamento dell’acne giovanile è oggi ben codificato e dipende sostanzialmente dalla gravità dell’acne. Indipendentemente dal trattamento avviato (topico o orale), il giovane paziente dovrà essere rigoroso per riuscire a ottenere un buon risultato. E quindi, per motivarsi, perché non ascoltare la propria canzone preferita al momento del trattamento?
